La zona tra Osaka e Kobe è famosa fin dall’antichità per la qualità dell’acqua locale, le coltivazioni di riso pregiato e il clima influenzato dal vicino oceano. Proprio per queste caratteristiche, nel 1600, a Nishinomiya, si trovava un importante centro di produzione di sake e, tra i vari produttori, figurava Kichizaemon Tatsuuma. L’uomo, dotato di un notevole fiuto per gli affari, capì presto che, oltre alla produzione di sake, valeva la pena investire anche nella costruzione di botti, dato che gran parte del sake doveva essere trasportato via nave per raggiungere Edo, dove la bevanda aveva ormai acquisito grande popolarità.
Fu così che nacque la Tatsuuma Honke Brewing Company, attualmente gestita dalla 15a generazione, intenta a seguire la tradizione senza dimenticare l’innovazione.
La filosofia dell’azienda? Credere che «un piccolo lusso, come un buon sake accompagnato da un pasto delizioso, possa arricchire la vita». E a rendere particolarmente buoni i sake di Tatsuuma ci pensa l’acqua usata, che proviene dalla famosa fonte Miyamizu, considerata la migliore in tutto il Giappone per la produzione di sake.
Il marchio principale di Tatsuuma è "Hakushika", ovvero "cervo bianco", nome che fa riferimento a un’antica leggenda cinese che parla, appunto, di un cervo bianco, considerato simbolo di longevità. Fu scelto per rappresentare sia la lunga storia della sakagura che il futuro che la attende.
